Crema Cotta alla vaniglia con fragole al Brachetto d’Acqui

Oggi secondo il CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO (un progetto che è nato e sta crescendo grazie all’AIFB – Associazione Italiana Food Blogger) si festeggia la Giornata Nazionale dell’ Uovo con Francesca Antonucci  come Ambasciatrice.

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L’uovo è un alimento base della nostra alimentazione.

In Italia vengono consumate 12 miliardi di uova ogni anno, per un consumo pro capite di 13,7 kg.

Tutte le uova fresche (categoria A) devono avere le seguenti caratteristiche:

  • guscio e cuticola: normali, puliti, intatti;
  • camera d’aria: altezza non superiore a 6 mm, immobile; tuttavia, per le uova commercializzate la dicitura «extra», l’altezza non deve superare i 4 mm;
  • albume: chiaro, limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;
  • tuorlo: visibile alla speratura soltanto come ombratura, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell’uovo in caso di rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;
  • germe: sviluppo impercettibile;
  • odore: assenza di odori estranei.

Le uova fresche, sono classificate secondo il peso, con i seguenti criteri:

  • XL   – Grandissime: 73 g e più
  • L      – Grandi: 63 g e più ma inferiori a 73 g,
  • M     – Medie: 53 g e più ma inferiori a 63 g,
  • S      – Piccole: meno di 52 g,

Sul proprio guscio, le uova hanno un codice stampato, mediante il quale è possibile avere tutte le informazioni principali sulle uova che si sono acquistate.

Le prime cifre indicate nell’etichettatura del guscio, risultano le più importanti e facilmente comprensibili al consumatore.

Esse indicano il tipo di allevamento da cui provengono le uova e il paese di origine.

Le cifre successive indicano la provincia e il comune di allevamento e l’allevamento specifico da cui proviene.

Tipologia di allevamento: Stato di produzione

0 = Uova da agricoltura biologica

1 = Uova da allevamento all’aperto

2 = Uova da allevamento a terra

3 = Uova da allevamento in gabbia

La tipologia di allevamento incide sul costo finale delle uova e sulla qualità e stando ad un sentire comune anche al gusto dell’uovo.

  • Uova da agricoltura biologica: è soggetta alle principali caratteristiche e normative degli allevamenti biologici, mangimi biologici e allevamento per lo più in un terreno naturale e all’ aperto.
  • Allevamento all’aperto: le galline per alcune ore al giorno possono razzolare in un ambiente esterno  (solitamente protetto e controllato per ragioni sanitarie, mirate a prevenire contagi con animali esterni all’allevamento) e le uova vengono deposte sul terreno o nei nidi.
  • Allevamento a terra: le galline vengono allevate in un capannone dove sono libere di muoversi all’interno di esso, le uova vengono deposte nei nidi o sul terreno.
  • Allevamento in gabbia (batteria): galline allevate in un ambiente confinato, depongono  le uova direttamente in una macchina preposta alla raccolta.

La maggior parte delle uova ( 86%) destinate al consumo diretto, provengono da un allevamento di tipo 3 (allevamento in gabbia)

Dal punto di vista nutrizionale, l’uovo è un alimento ricco di proteine nobili, Sali minerali, vitamine A, B ed E.

FONTE:

http://www.codacons.piemonte.it/alimentazione/Etichettatura%20uova.htm

Per la Giornata Nazionale dell’uovo ho preparato una Crema cotta alla vaniglia con Fragole al Brachetto d’Acqui, un dolce fresco e profumatissimo.

Crema Cotta alla vaniglia con fragole al Brachetto d’Acqui

Sono le colline dolci e sinuose dell’Alto Monferrato la culla del Brachetto d’Acqui, un’area vocata e variegata dove il vitigno aromatico si esprime al meglio sin dall’antichità.

Grazie ad un clima caratterizzato da inverni piuttosto rigidi, estati calde, primavere ed autunni miti, l’uva sviluppa contenuto zuccherino e composti aromatici caratteristici che definiscono la tipicità del Brachetto, mentre la diversa composizione dei terreni (ricchi di sabbia, limo e argilla) conferisce al vino una versatilità espressiva unica.

Nel 1996 il Brachetto d’Acqui ottiene la DOCG grazie al forte impulso del Consorzio che contribuisce a definire con maggiore precisione, dal punto di vista legale ed amministrativo, le peculiarità sia del vino sia dello spumante, elevando così il livello di entrambe le categorie tutelate.

FONTE:

homepage

Crema Cotta alla vaniglia con fragole al Brachetto d’Acqui

Ingredienti:

  • 3 uova
  • 2 tuorli
  • 100 g di zucchero semolato
  • 600 ml di latte
  • 1 baccello di vaniglia
  • arancia

per la decorazione:

  • 200 g di fragole
  • 70 ml di brachetto d’Acqui
  • 100 g di zucchero di canna

Preparazione:

Mescolate, montando leggermente con una frusta, le uova con il tuorlo e lo zucchero semolato.

Fate intiepidire il latte (portatelo a 50°C) aromatizzandolo con i semi estratti dalla vaniglia, il baccello e la scorza dell’arancia grattugiata.

Eliminate il baccello e versate il latte nel composto di uova e zucchero, poi filtrate il tutto.

Riempite con la crema alcune pirofile monoporzioni e cuocete in forno a 170°C per 35-40 minuti.

Quando la consistenza risulterà compatta e “solida”, togliete dal forno e lasciate raffreddare.

Caramellate lo zucchero di canna in una pentola senza mescolare.

Appena comincerà a scurirsi bagnate con il Brachetto d’Acqui e 50 ml di acqua.

Aggiungete le fragole lavate, e tagliate a pezzetti.

Spegnete il fuoco e fatele macerare per 10 minuti circa.

Servite la crema decorandola con le fragole al Brachetto d’Acqui.

Crema Cotta alla vaniglia con fragole al Brachetto d’Acqui

 

lacascatadeisapori

8 pensieri su “Crema Cotta alla vaniglia con fragole al Brachetto d’Acqui

  1. Davvero utilissimo questo post sulle uova 🙂 Grazie Cami ^_^ e complimenti anche x questo delizioso dessert fragoloso 😛
    Buon inizio settimana e a presto <3

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