Buongiorno,
oggi prosegue il mio percorso virtuale per farvi conoscere le bellezze della città di Ferrara.
In questo articolo vi mostro i monumenti e i luoghi che mi hanno affascinata maggiormente, suddivisi in base al tipo di itinerario prescelto.
Se non lo sapete, infatti, Ferrara può essere visitata benissimo seguendo gli itinerari, offerti dallo IAT DI FERRARA, che potete trovare già sul loro sito internet, e che sono ben indicati con cartelli all’interno della città.
Il primo percorso che abbiamo fatto è stato quello denominato:
Dal Medioevo ad oggi, la zona attorno alla Cattedrale è sempre stata il fulcro della vita cittadina.
Sede dei diversi poteri che si sono succeduti, area commerciale e monumentale di primaria importanza, il centro è tuttora il luogo preferito di ritrovo di ferraresi e visitatori.
La trama urbana dell’antica città adagiata lungo le rive del Po di Ferrara è ancora ben leggibile nelle strade attorno alla famosa Via delle Volte.
L’itinerario in sintesi (in riferimento ai monumenti che ho visitato io):
Il Castello Estense è il maestoso simbolo di Ferrara con le sue quattro torri circondate dal fossato, i rossi mattoni di cotto, le eleganti balaustre bianche, le prigioni e le sale per i giochi e il diletto di corte.
Per la visita virtuale al Castello Estense potete dare un’occhiata all’articolo che ho scritto la scorsa settimana e che trovate qui.
Piazza Savonarola è una piazza storica di Ferrara situata nel pieno centro storico cittadino.
Si affaccia su Corso Martiri della Libertà ed è delimitata dal portico cinquecentesco detto “Loggia dei Camerini” del Palazzo Municipale, dal fossato del Castello Estense e dalla cosiddetta “Via Coperta”.
Al centro della piazza si erge la statua del frate ferrarese Girolamo Savonarola, inaugurata nel 1875, sostenuta da un imponente basamento in marmo bianco.
La piazza comunica tramite i fornici della “Via coperta” con l’adiacente “Piazzetta del Castello”.
La costruzione del Palazzo Municipale, antico Palazzo Ducale, iniziò nel 1245 e venne poi progressivamente ingrandito verso nord, fino a raggiungere le attuali dimensioni alla fine del Quattrocento. Fu residenza degli Estensi fino al XVI secolo.
La parte di facciata che si trova di fronte al Duomo è un rifacimento in stile medievale degli anni 1925-28. Originale è il Volto del Cavallo, il grande arco che porta alla Piazzetta Municipale: è fiancheggiato dai due monumenti di Nicolò III d’Este a cavallo e del Duca Borso in faldistorio.
La Cattedrale di Ferrara, costruita a partire dal XII sec., porta i segni di tutte le epoche storiche attraversate dalla città.
Nella parte bassa della facciata, a sinistra, una lapide ricorda il passaggio di Ferrara dal potere estense a quello del papa Clemente VIII. A destra, entro una nicchia, è posta invece la statua del marchese Alberto d’Este, fondatore dell’Università (1391).
Cuore pulsante della città, Piazza Trento Trieste risale al Medioevo quando venne costruita la nuova cattedrale dedicata a San Giorgio e attorno si concentrarono le sedi del potere religioso, civile e poi della famiglia che deteneva di fatto la signoria di Ferrara.
Sul lato meridionale della Cattedrale corre la Loggia dei Merciai, in fondo alla quale si erge il campanile dalle linee classiche, incompiuto, attribuito a Leon Battista Alberti. Sulla piazza si affaccia inoltre la ex chiesa di San Romano, attuale sede del Museo della Cattedrale.
Suggestiva via medievale, Via delle Volte segna l’asse lungo il quale si sviluppò la Ferrara, cosiddetta lineare, dal VII al XI secolo d. C. ed influenzò in modo determinante lo sviluppo successivo di tutta la città.
E’ consigliabile percorrere un buon tratto della via per godere della visione di edifici trecenteschi e quattrocenteschi, nonché del fascino delle viuzze che da esse si dipartono.
Il secondo percorso che abbiamo fatto è stato quello denominato:
Durante il medioevo e quasi tutto il XV secolo, il confine settentrionale della città correva lungo l’attuale asse viario Viale Cavour – Corso Giovecca.
A nord di questo limite esistevano tuttavia numerosi edifici, anche prestigiosi, alcuni dei quali di proprietà ducale. Nel 1492 Ercole I incaricò Biagio Rossetti di inglobare nel centro urbano questa vastissima zona (la superficie della città ne risultò più che raddoppiata) e il grande architetto e urbanista concepì un piano che, per la sua originalità e razionalità, fece di Ferrara la prima città moderna d’Europa.
In onore del Duca che ne volle la costruzione, questo grande quartiere venne chiamato Addizione Erculea.
L’itinerario in sintesi:
Lo splendido Palazzo dei Diamanti di Ferrara si trova al centro dell’Addizione Erculea, sull’importante incrocio chiamato “Quadrivio degli Angeli” ed era la residenza di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I.
Più di 8000 bugne, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa, ne coprono le due facciate, dandogli il nome.
L’architetto Biagio Rossetti ne fece un capolavoro urbanistico, soprattutto ponendo la decorazione principale sull’angolo: un artificio destinato a sottolineare l’importanza dell’incrocio e a fare dell’edificio un’opera del tutto originale, creata per la veduta prospettica anziché di facciata.
Il palazzo è oggi sede di musei: ospita al piano nobile la Pinacoteca Nazionale e al piano terra lo Spazio espositivo, in cui si tengono le rinomate mostre del Palazzo dei Diamanti organizzate da Ferrara Arte.
La Casa di Ludovico Ariosto, realizzata probabilmente su disegno di Girolamo da Carpi, presenta una facciata semplice ma elegante in mattoni a vista.
“Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non sordida, parta meo, sed tamen aere domus”.
“La casa è piccola ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro”, questa è l’iscrizione presente sulla facciata della casa dove Ludovico Ariosto (1474 – 1533), trascorse gli ultimi anni della sua esistenza dedicandosi alla terza e definitiva edizione dell’Orlando Furioso, uscita nel 1532.
Interno: al primo piano è sistemato un piccolo museo dedicato al grande poeta in cui sono conservati il calco in bronzo del suo calamaio, alcune edizioni delle sue opere e molte medaglie che lo rappresentano.
Nel piccolo corridoio centrale è conservata in una vetrina la preziosa edizione dell’Orlando Furioso illustrata da Gustave Doré, del 1881. Sul retro della casa si trova un giardino creato all’epoca del poeta, oggi utilizzato per concerti ed iniziative temporanee.
Il Parco Massari prende il nome dall’attiguo palazzo eretto alla fine del Cinquecento ed è il più vasto dei giardini pubblici entro le mura della città.
La superficie è di circa 4 ettari. Progettato nel 1780 dall’architetto ferrarese Luigi Bertelli per il marchese Camillo Bevilacqua, questo importante giardino era ricordato per le numerose sculture che lo adornavano e per la grande varietà di agrumi e piante da fiore che ne profumavano i magnifici percorsi.
Il disegno delle aiuole è quello ottocentesco e molti alberi sono più che secolari: oltre ai due Cedri del Libano all’ingresso, ci sono alcuni tassi, un imponente ginkgo e la gigantesca farnia presso l’ingresso di Corso Ercole I d’Este. Dal 1936 è proprietà del Comune di Ferrara, che lo ha adibito a parco pubblico.
Attualmente le collezioni dell’Orto Botanico di Ferrara sono suddivise in 5 sezioni tematiche – Sistematica, Piante utili, Giardini a tema, Flora protetta, Piante esotiche – per consentire una più agevole individuazione delle circa 700 specie vegetali ospitate.
La facciata verso il Castello è caratterizzata da un ampio portico ed è collegata al lato prospiciente la Chiesa di San Carlo attraverso un elegante slargo di forma ellittica: entrambi fungevano da riparo per il pubblico che qui sostava prima dell’inizio degli spettacoli, oppure all’uscita, nell’attesa delle carrozze per ritornare a casa.
Il teatro attira moltissimi spettatori grazie alle ricche stagioni di prosa e concerti, e da diversi anni ospita inoltre i concerti organizzati da Ferrara-Musica
Il terzo percorso che abbiamo fatto è stato quello denominato:
“DIMORE E CHIESE RINASCIMENTALI”
…sorgono numerosi i palazzi, le case signorili e le grandi chiese. L’itinerario ci porta, snodandosi tra queste meraviglie, ai palazzi di “delizia”, costruiti dalla corte per il divertimento ed il riposo, lontano dalle cure del governo.
L’itinerario in sintesi:
Casa Romei fu costruita dal mercante Giovanni Romei circa alla metà del XV secolo, e abbellita in occasione delle sue nozze con Polissena d’Este.
Il cortile dai modi tardogotici e le decorazioni fiorite, la Sala delle Sibille e dei Profeti e lo “Studiolo” costituiscono un corpus artistico unico a Ferrara.
Il quarto percorso che abbiamo fatto è stato quello denominato:
A sud del centro sorge quindi la città più antica, estesa longitudinalmente lungo le rive del grande fiume e intersecata dalle strade che mettevano in comunicazione il porto con la zona dei mercati.
Vi si trova una struttura in larga parte intatta, con scorci di grande suggestione ed importanti edifici civili e religiosi.
Con lo spostamento dell’alveo principale più a nord, sulle terre che il fiume lasciava libere col suo progressivorestringimento, si cominciò a costruire ed infine il duca Borso decise di inglobare la zona fra le mura, creando un nuovo quartiere.
L’ITINERARIO IN SINTESI: CASTELLO ESTENSE (Punto di partenza dell’itinerario) Palazzo Paradiso, Chiesa di San Gregorio, Casa di Stella dell’Assassino, Monastero di Sant’Antonio in Polesine, Palazzo Costabili – Museo Archeologico Nazionale, Area Castrum Bizantino, Via XX Settembre, Casa di Biagio Rossetti, Chiesa di San Giorgio.
Di questo itinerario non ho nessuna fotografia perché abbiamo fatto solo una parte del percorso filmando con la Go Pro e quindi troverete le immagini all’interno del video.
Per quanto riguarda invece le Mura, sia stati all’interno del parco di sera, per l’evento Puedes Summer Night.